Il punto di Anto
COSA FAREMO DA “GRANDE”?
Innanzitutto partiamo dagli auguri di un sereno anno a tutti, visto che ancora non avevo scritto niente nel 2025. Tre partite, Roma, Inter e Monza, 5 punti e potevano essere 7, ma soprattutto la consapevolezza di essere maturati nonostante tutte le difficoltà di questa annata incredibile. Vedere giocare il Bologna adesso ti dà l’idea di essere diventata una squadra vera, tosta, una squadra che non ha paura di nessuno. Con una Roma in grande ripresa dopo il ritorno di Ranieri siamo andati in svantaggio, ma nel giro di poco l’abbiamo ribaltata con 2 gol in 5 minuti e solo per un rigore fischiato ai nostri danni al 94°, a dir poco generosissimo, non siamo riusciti a battere i giallorossi per la seconda volta in 2 mesi. Poi mercoledì a Milano, altra partita di grandissimo spessore caratteriale. I primi 20 minuti abbiamo chiuso la “grande” Inter nella sua metà campo, palo di Moro, altra bella occasione e gol di Castro! Il gol del pareggio meneghino è viziato da un fallo su Odgaard clamoroso. Dicono: “Prende prima la palla”, ho capito, ma Bastoni lo travolge arrivando da dietro e l’arbitro Pairetto manco vede l’azione! Alla fine del primo tempo ci becchiamo anche il secondo gol su un contropiede ed andiamo al riposo sotto per 2 a 1, ma anche a Milano e contro la detentrice dello scudetto, con calma e senza timori, abbiamo aspettato il momento giusto ed abbiamo pareggiato una bellissima partita. Ed infine oggi col Monza abbiamo subito un gol da una palla persa malamente e dopo 3 minuti di orologio eravamo già in svantaggio. Palla a centrocampo e come se non fosse successo niente siamo ripartiti. Castro (al suo sesto gol), Odgaard (al suo quarto gol) e Orsolini (al suo settimo gol), 3 a 1 e tutti a casa! In queste partite siamo andati per tre volte in svantaggio e per tre volte l’abbiamo ribaltata, ne abbiamo vinta solo una, ma sono anche dell’idea che fino a qualche tempo fa, queste partite le avremmo potute anche perdere tutte. La mia consapevolezza è che questa squadra e direi anche questa società abbiano cambiato passo e che in questo momento storico siamo diventati a tutti gli effetti una realtà del calcio italiano. Finalmente e senza retorica chi ci incontra deve temerci e siamo una spina nel fianco per tutti; non è un caso se chi gioca contro di noi fa spesso brutte figure. Adesso abbiamo 33 punti dopo 20 giornate, che è il nuovo record per il Bologna, e non ci fa più paura nessuno. La domanda che ci facevano spesso era: “Cosa vuoi fare da grande?” la risposta è: “Essere una Grande” e la strada è segnata! Bravo a Saputo che ha dato continuità al suo progetto (cit: “Il pesce puzza dalla testa…” anche un giornalista in radio), bravo a Fenucci che ha lavorato in silenzio con Di Vaio (cit. “Via i romani da Bologna” con tanto di scritte a Casteldebole). Un plauso speciale a Sartori il miglior direttore sportivo italiano a mio ricordo (cit. “Campagna acquisti insufficiente, vorrà andar via…”). Ed infine un enorme bravo anche a Italiano che tra lo scetticismo generale è arrivato a conquistare tutti anche le tante “vedove” di Motta. La mamma dei cretini è sempre incinta, ma io direi di pensare un minuto alle nostre di mamme, per chi ancora ce l’ha e per chi l’ha persa da tanto e dire con tutto il cuore: “ Grazie mamma di avermi fatto bolognese”!!! E martedì sotto con il Borussia di Dortmund per l’ultima in casa di Champions League! S’av per poc … se vi pare poco (per i figli delle altre mamme…).
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