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Il Punto di Anto

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FROM CREVALCORE TO ANFIELD ROAD

Settima partita di campionato, 5 pareggi, una vittoria ed una sconfitta. La classifica dice dodicesimo posto. Sono perplesso. Oggi pomeriggio non siamo riusciti a vincere neanche con un Parma in 10 per quasi un tempo. Certo che la settimana è stata tostissima, con Atalanta e Parma in casa inframezzata dalla trasferta in Inghilterra, ma siamo in Champions e i ritmi sono questi. Non abbiamo l’abitudine al doppio impegno e questo si è notato, ma bisogna capire come uscirne e pure in fretta, altrimenti la strada si fa in salita. È evidente che la difesa l’abbiamo un po’ sistemata, siamo più coperti e corriamo meno rischi, il centrocampo ancora stenta a proporre giocate, ma almeno dà più copertura, ma il problema che si sta evidenziando maggiormente è il gol. Stiamo fallendo occasioni enormi, buttando punti con squadre alla nostra portata sbagliando gol incredibili. In questa speciale classifica abbiamo Orsolini e Ndoje che si contendono la palma, ma a turno anche Urbansky e Castro dicono la loro e meno male che l’argentino almeno ha fatto un tris nelle ultime tre partite prima di oggi. La differenza si è vista clamorosamente con l’Atalanta che contro di noi, che eravamo rimasti in 10 per l’espulsione di Lucumi, ci ha assaltato, prendendo pali e traverse, fino a pareggiare al 90° e ci è pure andata bene. Oggi pomeriggio, nella medesima situazione, noi abbiamo prodotto poco, per non dire niente e meno male che Ravaglia ha fatto la parata salva risultato al 90°, altrimenti sarebbero stai guai seri. È finito il momento di fare della flanella, bisogna cominciare a fare della legna! A questo punto aprirei il capitolo Liverpool, “la Trasferta”. Per chi come me segue i colori rossoblù da più di 50 anni, sa di cosa sto parlando. L’onta della serie C, inflittaci da personaggi a dir poco truffaldini, è ormai una cicatrice ( anche se indelebile), ma ci fa assaporare ancora di più la passata stagione e soprattutto questa che ci vede impegnati a misurarci in Champions League con il Gotha del calcio europeo! Se penso che una trentina di anni fa ero in trasferta a Crevalcore, nella bassa bolognese, a vedere un derby che sapeva di fiele e che tre giorni fa ero all’Anfield Road di Liverpool nel tempio del calcio inglese a giocare la partita più importante della storia rossoblù, direi che il tempo mi ha ripagato di cotanta amarezza! Il Benve (il nostro presidente) l’anima, il Rufus l’organizzatore, Andrew la gioventù ed il vostro reporter, partiti per questa trasferta che ha avuto il sapore di un’avventura e che ci ha visto prendere qualsiasi mezzo di trasporto possibile (il monopattino mi sono rifiutato!) per arrivare dopo 12 ore all’Anfield Hotel a 50 metri dal mitico stadio! The Fab Four. Tralascio tutto il resto, ma ci rimarrà per sempre nel cuore e nell’anima l’emozione di cantare tutti insieme “We’ll never walk alone”, la paura di non essere all’altezza della situazione ed infine l’orgoglio, un grandissimo orgoglio di essere rossoblù! Grazie a Joe Saputo che 10 anni fa ci disse che saremmo stati orgogliosi di questo Bologna, oggi è realtà. Se prima della partita, in treno verso Liverpool, i tifosi inglesi ci chiedevano dov’era Bologna, che squadra era o che giocatori avevamo, il giorno dopo ci fermavano per la strada per farci i complimenti! Wends, un mio amico romagnolo storico ultras del Cesena mi ha detto di godermela perché tanto in Champions non ci andremo più, gli ho risposto: “ Sì sì, può anche essere vero, ma noi c’eravamo!”

 P. S.    E’ la prima volta che lo faccio, ma l’occasione è unica. Dedico questo mio “punto” alla mamma di mio cugino Franco, la zia Lilliana che oggi compie la bellezza di 100 anni!!! Nella sua lunga vita lei e la sua famiglia mi hanno insegnato 2 cose fondamentali anche per la mia: l’amore per il Bologna e la passione per la pesca, due cosine da niente….. Auguri zia Lilly, complimenti a te e alla tua serenità!