Il Punto di Anto
LA PRIMA DI ITALIANO
Ci eravamo lasciati in pieno tripudio, in quell’euforia eterea di chi sa di vivere un momento indimenticabile. Ci sono stati festeggiamenti pubblici, riconoscimenti istituzionali e feste che hanno colorato di rossoblu tutta Bologna, ma la festa organizzata dal nostro presidente e dal nostro “chairman” è stata qualcosa di unico ed irripetibile! E’ passata l’estate, il mercato ha sancito le partenze di Zirkzee, Calafiori e Saelemakers, tre dei pezzi più pregiati della nostra vetrina, ma ha portato a Bologna ragazzi interessanti ed anche il nuovo tecnico, Vincenzo Italiano, che negli ultimi 7 anni ha centrato tutti gli obbiettivi con le squadre da lui allenate compreso 2 finali di Confederation Cup ed una di Coppa Italia con la Fiorentina. Questo è il momento che aspettavamo da 60 anni, dalla partita persa con l’Anderlecht della famosa ed infausta monetina, ma è anche il campionato più difficile degli ultimi anni, quello della riconferma ad alti livelli. La partenza in campionato è stata un po’ zoppicante con 3 pareggi ed una sconfitta, ma finalmente oggi abbiamo portato a casa la prima vittoria, in trasferta a Monza, con una prova convincente che rende merito al gran lavoro del mister e che dà un’iniezione di fiducia alla squadra e a tutto l’ambiente. Sì, perché dopo aver pareggiato partite reputate “facili” ( sulla carta), parte della tifoseria era già in agitazione e sembrava di sentire il classico borbottio che produce la pentola del ragù quando la metti sul fornello a fuoco lento! Mercoledì c’è stato anche l’esordio in Champions con lo Shakhtar ed è stato da brividi, sotto tutti i punti di vista: acqua a catinelle, l’inno della Champions, rigore per loro al 2° minuto e paratona di Skorupsky e 2 gol letteralmente divorati dai nostri attaccanti. Non ci siamo fatti mancare niente. Certamente bisogna continuare a lavorare per sistemare quegli errori che hanno evidenziato le prime partite. La squadra ha preso gol tutte le partite (in campionato), c’è poca copertura del centrocampo che è troppo impegnato ad un pressing molto alto e ad ogni minimo errore siamo infilati in contropiede con i difensori sempre lasciati all’uno contro uno in balia degli avversari. I nuovi arrivati si devono ancora inserire al meglio con in testa l’acquisto più oneroso che è l’olandese Dallinga che per ora è ancora un oggetto misterioso, ma che comunque viene da 2 ottime annate nel campionato francese, andando sempre in doppia cifra. E meno male che Castro stia cominciando ad ingranare ed a far vedere quelle doti già palesate l’anno scorso seppur a piccole dosi. Il ragazzo argentino ha tanta “garra”, tiene bene fisicamente e fa salire la squadra, sbaglia qualche occasione favorevole, ma a Como col gol della rimonta e soprattutto oggi a Monza con uno spettacolare gol da fuori area che ha ricordato Lautaro Martinez, ha cominciato a caricarsi la squadra sulle sue spalle nonostante i soli 20 anni compiuti mercoledì scorso! Complimenti ragazzo continua così. Un ringraziamento particolare lo farei al presidente Joe Saputo a cui pochi giorni fa è stata conferita la cittadinanza onoraria. Nel dicembre 2014 divenne proprietario del BFC e dichiarò che ci avrebbe riportato in 10 anni ai vertici del calcio italiano, non è facile mantenere le promesse, soprattutto nel mondo del calcio, ebbene oggi dopo 10 anni precisi, siamo tornati in quella che una volta si chiamava Coppa dei Campioni. Chapeau. A tal proposito tra 10 giorni il Bologna avrà la prima partita in trasferta, nientemeno che nel mitico “Anfield Road” contro il Liverpool e quando risuoneranno le note della Champions in quello storico ed unico stadio noi della Balotta ci saremo! “You’ll never walk alone” vecchio Bologna!!