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Lettera aperta

Carissimo Sinisa, penso che sia arrivato il momento di scriverti due righe di ringraziamento e di scuse.

Vorrei ancora una volta ringraziarti per il miracolo che hai compiuto nel 2019 con una salvezza insperata corredata da un decimo posto; per averci fatto ammirare un calcio che da diversi anni non vedevamo; per averci regalato diverse vittorie contro le cosiddette “grandi” che non eravamo più abituati a vedere. Volevo ringraziarti soprattutto per non esserti fatto ammaliare dalle sirene romane nell’estate del 2019 e per i bocconi amari che hai dovuto patire negli ultimi anni; per te che “se avessi dovuto allenare una squadra che mirava al decimo posto, avresti preferito stare a casa”, questi ultimi anni devono essere stati particolarmente duri. Ti ringrazio per non aver mollato durante la malattia ed aver sempre svolto il tuo lavoro per dare sempre il massimo che potevi alla causa del Bologna.

Ti ringrazio anche per il tuo attaccamento ai colori sociali; soprattutto nel tuo look con i baschi che richiamano sempre il rosso e il blu e la pochette rossoblu che sfoggi nel taschino del cappotto, che ti sono valsi il titolo dell’allenatore più elegante del campionato, come ti ha detto Costacurta durante un collegamento in una trasmissione di Sky.

Grazie.

Come ho scritto all’inizio, ci sono anche le scuse.

Scusa se le “standing ovation” che ti tributava tutto lo stadio tutte le volte in cui entravi in campo, non erano abbastanza significative di quello che provava per te l’intera città; scusa se le iniziative organizzate in tuo onore, come la salita a San Luca, non hanno fatto apparire in maniera adeguata l’affetto della nostra tifoseria nei tuoi confronti. Scusa soprattutto perché fino a l’altro giorno, non avevamo capito quanto ti piace scherzare e fare delle battute. Adesso che ci è stato chiarito questo tuo aspetto umoristico, diventano chiare anche le tue dichiarazioni come quella “dell’ingegnere nucleare”; una battuta verso il tuo direttore dell’area tecnica. O come quella che dovevamo puntare a fare quaranta punti; una battuta verso il tuo presidente. Anche quella di comunicare, ai giornalisti in conferenza stampa, una formazione con tutte le riserve o le riserve delle riserve; non male. Poi c’è stata quella di venerdì scorso, che hai fatto verso dei tifosi i quali, sfidando delle temperature glaciali, erano venuti davanti allo stadio per sostenere la squadra; quella però aveva uno scopo, stemperare la tensione del prepartita contro il Benevento (!). Chissà cosa ti inventerai se un giorno andremo in Europa e giocheremo contro una squadra di livello internazionale!

Scusa

Dopo i ringraziamenti e le scuse, ti vorrei dare un consiglio.

Puoi anche dire ai tuoi ragazzi che l’altra sera, potevano anche sporgersi dai finestrini e ringraziare, ma forse stavo ridendo con le tue battute ed erano distratti; anche dopo in campo, stessa distrazione…

Visti gli ultimi risultati e le figure rimediate, per stemperare le tensioni, prova a cambiare humor; magari rideremo tutti.

L’altra sera più che ridere, c’era da piangere.

In tutti i sensi.

Dimenticavo una cosa. Dopo gli ulteriori ringraziamenti e le scuse, adesso siamo in pari. Per cui non ti offendere se, quando torneremo allo stadio, al tuo ingresso in campo, non mi alzerò più in piedi inneggiando il tuo nome.

Non credo lo faranno in tanti.

Un caro saluto e…

FORZA BOLOGNA SEMPRE!

Stefano Benvenuti

La Balotta BFC Club