Il Punto di Anto
MAI UNA GIOIA
E’ ormai una certezza: quando siamo quasi sott’acqua e ci manca l’aria, la partita non la sbagliamo ed infatti col Parma abbiamo fatto una partita importante, vincendo 3 a 0 fuori casa, dominando in lungo ed in largo, ma quando si tratta della partita del salto di qualità, ecco tornare le paure ed i fantasmi che ci perseguitano da sempre. Una delle poche note positive di ieri sera è il ritorno al gol di Sansone che non segnava dal 2019, sarebbe facile ironizzare che ha fatto nevicare, ma in effetti è la realtà delle cose. La neve dapprima leggera, si è via via infittita prendendo la forma di una mezza “buriana” che ha reso la partita difficile e complicata, ma senza accampare le solite scuse ( noi penalizzati perché squadra più tecnica), il Benevento dell’ ex Pippo Inzaghi ci ha dato una lezione di grinta e di combattività che noi ieri sera non avevamo e la differenza si è palesata in maniera più che evidente. Dopo lo svantaggio arrivato al pronti via ( 50 secondi), i sanniti hanno evidenziato una determinazione che li ha portati a vincere tutti i contrasti e ad arrivare sempre primi sulle seconde palle, tanto da far sbottare anche Mihajlovic che intervistato da Sky, ha esternato il suo nervosismo prendendo a male parole i giornalisti in studio che giustamente, stavano evidenziando la bella prestazione dei campani. Dopo aver perso le 2 partite quasi impossibili con Juve e Milan e come detto, aver asfaltato il Parma a domicilio, ci si aspettava la vittoria della svolta ed i ragazzi della curva hanno superato le recenti divergenze ed insieme, in quasi 500, hanno aspettato l’arrivo del pullman della squadra scatenandosi con cori e fumogeni che hanno scaldato cuori ed anime, ma che evidentemente non sono bastati a far emergere quel quid in più che ieri sera avrebbe fatto la differenza. Di sicuro non hanno scaldato le mani di Skorupsky che ieri sera al 15° del secondo tempo non è riuscito a trattenere un cross quasi innocuo e la palla sfuggitagli di mano è stata spinta in porta con un colpo di tacco lesto quanto furbo di Viola attaccante beneventano. Tornato dopo la frattura di un dito della mano destra, il portiere polacco aveva sciorinato una serie di prestazioni convincenti portandolo ad essere il miglior giocatore del mese, ma ieri sera ha commesso un errore clamoroso da campetto parrocchiale! Dopo 6 anni di presidenza di Saputo, in città una buona parte di tifosi sposa la teoria che essere in serie A è la cosa più importante, ma gli altri invece obbiettano che vivacchiare senza avere obbiettivi importanti è quasi inutile e privo di stimoli e, come disse il grande “Bonvi”, il malumore serpeggia fra le file. Un vecchio socio del nostro ex circolo di tennis chiosava che non è bello ricevere: “ sol di stiaff e mai dal carazzi!”