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Il Punto di Anto

UN BRUSCO RISVEGLIO

Dire che è stata una brutta settimana non rende assolutamente l’idea, solo venerdì scorso, ascoltando qualche trasmissione in radio, si viveva un’atmosfera di euforia figlia di una classifica clamorosa che ci faceva vivere su una nuvoletta ( rossoblù), con telefonate ai vari conduttori del tipo “ vi basterebbero 7 punti nelle prossime 3 partite?” oppure “ se prendevano una punta da 15 gol eravamo da Europa!” . Si sa che il tifoso è sempre portato ad acuire lo stato d’animo in base al risultato sia nel bene che nel male e tutto sommato visti gli umori degli ultimi anni, sentire che il popolo dava su alla manetta del gas stile Valentino, era anche positivo, ma purtroppo nel giro di una settimana abbiamo dovuto ingoiare tre pacche che ci hanno fatto girare la faccia e non solo quella. Domenica scorsa con la Roma non solo abbiamo sbagliato il colpo del KO a 10 minuti dalla fine col solito Soriano che se da una parte ha la grande abilità di trovarsi sempre a tu per tu col portiere avversario, dall’altra ha anche la scarsissima propensione a trasformare in reti le ormai molteplici occasioni che gli si sono presentate, ma all’ ultimo secondo ( e anche un po’ oltre) abbiamo preso un gol da polli che grida ancora vendetta con una serie di errori che partono dall’ arbitro Pairetto, che non smentisce il buon nome di famiglia, che si inventa letteralmente un fallo di mano di Santander e permette alla Roma di battere la punizione in tutta fretta, ma 5 o 6 metri più avanti, passando per Palacio e Medel che non fermano il giocatore della Roma, anche fallosamente e finendo con la difesa che imbambolata guarda Dzeko infilarci di testa da 3 metri il gol del 2 a 1. Mercoledì per continuare la serie degli errori da circo equestre siamo riusciti a sbagliare a pochi minuti dalla fine il rigore della vittoria con Sansone che dopo 2 rigori consecutivi segnati con Verona e Roma ha avuto la brillante idea di tirare una specie di scavetto che si è stampato sulla traversa e per chiudere col solito Soriano all’ultimo minuto che spara alto nell’area piccola un gol già fatto. Per finire questa settimana da cancellare, ieri a Udine abbiamo perso da una squadra che ci ha preso a calci a gomitate, con un arbitro che ha permesso di tutto e di più ad un Udinese che l’ha buttata in rissa e che una volta trovato un gollettino, si è chiusa a riccio e non ha più permesso di giocare a pallone, tanto che alla fine il tempo di gioco effettivo è stato 44 minuti. Siamo tornati coi piedi per terra e il risveglio è stato brusco, ma la cosa da capire è se sia già finito l’effetto “ tutti uniti per Sinisa”, o se sia stata solo una brutta settimana e che il bello debba ancora venire.