Il Punto di Anto
SENZA PAURA
Stasera una gran voglia di scrivere non l’avrei, troppo fresca la delusione di non aver fatto punti con la Juve. I numeri dicono che il Bologna è la squadra che ha tirato più volte in una partita ai bianconeri e di contro siamo la compagine che ha subito meno tiri dai campioni d’ Italia, se poi a questo aggiungi che abbiamo dominato il primo tempo, che loro hanno segnato sull’ennesima sciagura difensiva di Helander (direi che è ora di dire basta) e che Sansone prende il palo al 90° su una paratissima di Perin, il quadro è completo. Costringere la squadra di Ronaldo alla perdita di tempo e mister Allegri a inserire nel finale Chiellini per difendere a 5 contro la terz’ultima del campionato la dice lunga sulla nostra prestazione, ma purtroppo fa il paio con la serata di Roma dove anche lì abbiamo preso tantissimi complimenti, ma zero punti. Dall’arrivo di Mihailovic la squadra ha letteralmente cambiato volto e atteggiamento, prima aspettavamo di non prenderle, eravamo impauriti e al primo refolo di vento si prendeva gol e una volta in svantaggio ci squagliavamo come neve al sole. Ora siamo tosti dal primo minuto, pressing sulla trequarti e propositivi al limite della sfrontatezza fino a mettere sotto sia nel gioco che nell’aggressività le 4 squadre che abbiamo incontrato nel nuovo corso che sono state Inter, Genoa, Roma e Juve e dove il dato più clamoroso è che in tutte quattro le partite il miglior giocatore in campo è stato il loro portiere! Dopo aver passato mesi di partite squallide e con pochissima voglia di vederle dove ne sapevi al 90% l’esito, ora è tornata come d’incanto la voglia di esserci e tifare, ma questo aumenta il rammarico per le scelte scellerate di questi dirigenti che ci avevano raccontato che questa squadra era meglio dell’anno scorso e che Pippo Inzaghi (praticamente un esordiente) era il nostro “fire and desire”, ma la cosa più grave è stata che per non ammettere i propri errori hanno reiterato la loro posizione fino a dover cambiare con mesi di ritardo per “manifesta inferiorità”. Sbagliare è umano perseverare è diabolico!