Il Punto di Anto
“DAGLI UN DESTRO”
Parafrasando una delle storiche frasi del nostro “chairman” Stefano Mengoli che, in tempi calcisticamente più felici, alzandosi da solo in mezzo alle gradinate gridava: “ russo, dagli un destro!” il russo era il mitico Kolivanov, il destinatario del cazzotto non l’abbiamo mai capito e il “Destro” non era il nostro eroe di giornata. Una delle prime cose che ha detto Mihajlovic in conferenza stampa è stata che Destro è il suo centravanti ideale e che se stava bene con lui avrebbe sempre giocato. Siamo rimasti tutti basiti, giornalisti e tifosi, nessuno si aspettava un’affermazione così e forse nemmeno lo stesso giocatore. Ormai relegato da tempo nel ruolo di quarta o quinta scelta e a volte quasi emarginato, tanto che la dirigenza ha provato a cederlo nelle ultime due sessioni di mercato, il ragazzo di Ascoli sembrava vivacchiare nei meandri di Casteldebole, accontentandosi di qualche decina di minuti ogni tanto in finali di partita senza senso. Dando un seguito alle parole che aveva speso per lui oggi il mister lo ha schierato al centro dell’attacco e il ragazzo ha ripagato la fiducia con una prestazione convincente, corroborata da un bellissimo gol di testa, anticipando l’uscita del portiere e segnando quella rete che gli mancava da quasi un anno. Purtroppo la favola che stavamo vivendo ha avuto un brusco risveglio, visto che il Genoa di Prandelli,squadra tosta e compatta che fa del pressing asfissiante la sua arma migliore, è riuscito a pareggiare i conti, ma la prestazione del Bologna rimane ed anzi ci ha visti protagonisti di un finale arrembante, con 4/5 occasioni clamorose negli ultimi 10 minuti, con parate pazzesche del portiere genoano e dove non è arrivato lui, ci ha pensato la traversa a dire di no ad un colpo di testa da “3” punti di Danilo allo scadere. Per noi tifosi che eravamo abituati a vedere finali alla “camomilla con bromuro”, è stata quella scossa di adrenalina che non avevamo da tanto tempo. Peccato per la mancata vittoria, ma la strada intrapresa, anche se colpevolmente in ritardo, è senz’altro quella giusta e questo serbo dai modi poco ortodossi, di grande spessore tecnico e umano, ma anche di grande carattere che ha frasi del tipo: “ i giocatori sono liberi di fare quello che dico io!” è senz’altro la persona giusta per portare la barca fuori dalla tempesta, visto che la dirigenza ed il resto della ciurma, fino ad oggi di carattere ne hanno dimostrato veramente poco!