Il Punto di Anto
LUCI E OMBRE
Dopo una settimana da 6 punti ( Roma e Udinese) è arrivata una prestazione sconcertante a Cagliari e 70 minuti di oggi sulla stessa falsariga,160 minuti di un calcio che non volevamo più vedere, ma che ci hanno riportato al peggior Donadoni. Il calcio è però quello sport dove i valori a volte si ribaltano per un episodio e una squadra inesistente ha infatti pareggiato 2-2 con un Toro che si permetteva di tenere in panchina Zaza e Soriano, che sono 2 nazionali. La carica l’ha suonata il nostro nuovo idolo,quel Santander, che è di fatto diventato il leader in campo che prima ha segnato un gol in” tap in” dopo il palo di Palacio e poi è andato in pressing sul loro portiere costringendolo ad un rinvio affrettato da cui è ripartito Calabresi che, dopo un triangolo delizioso con Orsolini è andato a segnare il suo primo gol in serie A infilando il pallone sotto la traversa e facendo esplodere il Dallara, che oggi presentava il pubblico delle grandi occasioni. Questo inizio di stagione vede Inzaghi “luci e ombre”, la sua carica è innegabile, l’inserimento dei giovani è sotto gli occhi di tutti, dove Calabresi ne è l’esempio più lampante. Questo 22enne romano che faticava a giocare nello Spezia in serie B, Pippo lo ha fatto debuttare in A proprio contro il suo passato, la Roma, ma il ragazzo ha sfoderato la partita perfetta e da lì è diventato inamovibile fino al bellissimo gol di oggi frutto di intuizione, tenacia e tecnica. Lo si può considerare figlio d’arte, anche se il papà è un attore, quel Paolo Calabresi che per qualche anno è stato anche una “iena” nella storica trasmissione televisiva. Di contro il nostro allenatore ha anche scelte discutibili, oggi per esempio quella di far giocare Poli, destro a sinistra e Orsolini tutto mancino a destra, costringendoli a rientrare verso il centro per crossare e puntualmente capiti e contrastati dai granata, oppure la scelta di schierare dal primo minuto 3 giocatori rientranti da lunghi infortuni come Helander, Palacio e lo stesso Poli. Il rischio era grosso e infatti una volta terminati i cambi, abbiamo giocato per 15 minuti praticamente in 10 perché Poli era affetto da crampi che lo hanno di fatto fermato. Comunque teniamoci stretto questo puntaccio che per il morale vale quanto una vittoria. Chiudo salutando e ringraziando i nostri amici romagnoli che sabato sera ci hanno invitato per una “reunion” a base di pizza a gogò che ci ha visto scherzare ancora una volta sulla nostre rivalità calcistiche. Nemici per 90 minuti e speriamo amici per sempre!