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febbraio 2017

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LETTERA APERTA AL CHAIRMAN

 

Caro Joey,

 

sono un bolognese, credo ormai uno dei pochi veri bolognesi rimasti, amo profondamente la mia città e non la cambierei con nessun’altra neanche per tutto l’oro del mondo.

Sono un appassionato di eventi sportivi, ma il calcio non è riuscito mai ad appassionarmi del tutto, ho sempre preferito vedere altri sport così come hanno fanno e continuano a fare tanti miei concittadini che frequentano il tennis, il basket, il baseball, la pallavolo e persino tanti sport minori che a Bologna sono praticati e seguiti da tante persone.

Ma il Bologna fa parte della città, è un virus che si prende alla nascita, probabilmente te lo iniettano in maternità, che magari è latente dentro di te per anni, ma che a un certo punto ti esplode dentro e ti fa amare questa squadra incondizionatamente.

Devo dire che ho avuto tutte le premesse per diventare un supertifoso, un padre abbonato per 40 anni sotto la torre di Maratona e che frequentava lo stesso bar che frequentavano i giocatori degli anni 60, quelli del mitico scudetto del ’64 che divennero suoi amici e che spesso venivano a casa nostra, ho frequentato da ragazzino un circolo tennis che di tennis aveva ben poco e che l’argomento di discussione principale dei soci era il Bologna, qui ho conosciuto la maggior parte degli amici che ancora frequento e molti di loro sono abbonati e non si perdono una partita, ma il calcio come sport non riesce ad avere la mia preferenza e se non gioca il Bologna difficilmente riesco a seguirlo.

Inoltre non frequento lo stadio, le mie presenze si limitano a una o due partite a campionato, il più per stare in balotta con gli amici che per vera passione; però non disdegno di vedermi la partita alla TV quando ne ho l’occasione.

Dicevo che ormai amo il Bologna incondizionatamente, fa parte della mia bolognesità e dell’affetto che provo per la mia città, portare il berrettino di lana rossoblu in inverno e la felpa in primavera mi fa sentire orgoglioso. Non voglio dirti quante pene abbiamo passato come tifosi, certamente altri te lo avranno detto, ma al bolognese non piace essere preso in giro più di tanto, guarda che a noi non interessano i grandi traguardi, scudetto, vittoria in champions league, sono traguardi che ormai abbiamo rimosso dalle nostre speranze, anche se, intendiamoci, non ci dispiacerebbe avvenissero, a noi è sufficiente dimostrare al mondo la nostra dignità, dimostrare al mondo che siamo persone serie che lavorano con professionalità, che aspirano ad avere una squadra di calcio che rappresenti degnamente la città, rispettando sempre gli avversari, ma che incuta un po’ di timore il doverci affrontare. Non vogliamo promesse di grandi traguardi, ma solo la possibilità di toglierci qualche soddisfazione, che non è solo battere le squadre meno accreditate, ma, qualche volta, poter “cacciare la paga” a qualche squadra più blasonata, solo per poter dire al mondo: “GUARDATE BENE CHE IL BOLOGNA ESISTE E PUO’ FARVI PAURA”.

Caro Joey, noi ti abbiamo accolto nello spirito della nostra tradizione di ospitalità, ti prego di rispettare il nostro essere Bolognesi e, se è nelle tue possibilità, di evitare a Bologna e al Bologna il mancato rispetto da parte del mondo dello sport, noi che abbiamo raggiunto eccellenze assolute e siamo i primi nel mondo in tanti campi, dall’università, ai motori, alle macchine speciali da imballaggio, all’enogastronomia, auspichiamo di non diventare gli ultimi nello sport e nel calcio, anche perchè spesso ci siamo andati vicino e certe figuracce a noi vanno proprio di traverso

Concludo questa mia con una preghiera: grazie Joey per ciò che stai facendo per me e per tutti i tifosi del Bologna, sono anche convinto della tua buona fede nei confronti della città che in diverse occasioni ti ha dimostrato la sua fiducia, per cui ti chiedo di vigilare attentamente che il Bologna non diventi terra di conquista di qualche avventuriero, che sfrutti la società per proprio tornaconto e non stia al servizio della squadra, questo ad ogni livello, a partire dai tuoi diretti interlocutori a finire dall’ultimo dei magazzinieri di Casteldebole, il ripetersi di certe brutte figure potrebbe minare questa fiducia, in me, che però conto poco e in tutti i bolognesi che invece contano parecchio.

Con rispetto e affetto.

Il Rufus

(Massimo Roppa)

 

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Venerdì 10/09 si terrà presso Villa Mengoli, la classica cena annuale riservata ai soci del club.

Saranno graditi ospiti diversi personaggi del mondo sportivo bolognese.

Come sempre il menù sarà curato dallo chef stellato Franco Dalmonte

BOLOGNA  PALERMO

“Acsè al dis Balanzon” di Claudio

“ Grazie, Grazie, Grazie…… ”
Stàvòlta a vòi sòul dir Grazie, Grazie, Grazie a tòtt chì amìg e tifùs
che a’ ir sìra ièn andè al stàdio e ièn stè lè in fèin all’ultùm !!!!!!
Parchè frà l’acqua clà vgnèva zò dàl zìll e la timpesta clà vgnèva so
dàl càmp i’ àn avò nà fòrza, un còrr, e n’ attàccàmeint ala sqùedra
grànd cùmpagna nà cà !!!!!!!
Pàr al rèst a’iè pòc da dìr…….
Al nòstr amìg Anto in dàl sò ultùm “ Punto” l’avìva dètt ch’l’èra oùra
ed tàchèr a divàrtires……..stàvòlta as sèin “divàrtè” a vàdar i gòl èd
chì ètèrr….. sprèin clà vàga mèi stètra vòlta…….
Sèimpèr fòrza Bùlagna

Al vòster Balànzòn