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Il punto di Anto

SI RICOMINCIA   Eccoci ancora qua, pronti per un’ altra annata calcistica. Finite le vacanze, siamo tornati carichi e vogliosi di calcio, ma un po’ il mercato non troppo soddisfacente e soprattutto la partita di Coppa Italia persa in casa con un clamoroso 0-3 dal Cittadella, hanno tolto quel poco di entusiasmo che si era creato in città. A Castelrotto prima e a Kitzbuhel poi, la squadra aveva lavorato con serenità ed il clima all’interno della società era dei migliori ( visto di persona dai vostri inviati in Austria). La mancata idoneità di Avenatti ed il brutto infortunio di Falletti ( un’entrata assassina...
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Il Punto di Anto

Luci (poche) e ombre (molte)   Finalmente è finita! Questo campionato ci lascia col sapore di fiele, chiudiamo la stagione calcistica con un gol all’ ultimo secondo(settimo gol nei dintorni del 90° costati una decina di punti) e beffa delle beffe dall’ odiata Juventus, dopo aver preso il gol del pareggio su un’ azione nata da un dubbio fuorigioco ed il solito arbitro “zerbino”che  non espelle Quadrado già ammonito per un’ entrata alla” Bruce Lee da rosso diretto. Quest’ anno abbiamo perso praticamente con tutte le squadre dei primi 8 posti in classifica incassando una quindicina di reti in più...
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Il Punto di Anto

La città è divisa   Stiamo vivendo un’annata calcistica veramente contraddittoria. Abbiamo il presidente più facoltoso della nostra centenaria storia, con progetti immobiliari sportivi importanti, una squadra che, dopo anni di prestiti e vecchie cariatidi venute a Bologna come i vecchi elefanti che aspettano solo la fine, finalmente può vantare fior di ventenni di belle speranze e nel giro delle varie nazionali. Eppure la squadra stenta, non piace, non diverte e paradossalmente sembra correre poco e male, proprio adesso che siamo fra le squadre più giovani della serie A. Con le prime 8 della classifica abbiamo raccolto solo un paio...
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Il punto di Anto

Adesso basta !  Quest’anno mi si deve dare atto di non avere di non aver mai criticato la classe arbitrale, ma tutto ha un limite. Il nostro amico Andrea dopo la partita col Milan, diceva che una sconfitta così avrebbe tolto tutte le scusanti dovute alle lamentele sugli arbitri, ma se, come diceva Agatha Christie, un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi sono una prova, in questo campionato di prove direi che ne abbiamo avute abbastanza. Con la Sampdoria non avevamo certamente fatto la partita perfetta, ma di sicuro dopo le ultime incredibili partite...
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LETTERA APERTA AL CHAIRMAN

 

Caro Joey,

 

sono un bolognese, credo ormai uno dei pochi veri bolognesi rimasti, amo profondamente la mia città e non la cambierei con nessun’altra neanche per tutto l’oro del mondo.

Sono un appassionato di eventi sportivi, ma il calcio non è riuscito mai ad appassionarmi del tutto, ho sempre preferito vedere altri sport così come hanno fanno e continuano a fare tanti miei concittadini che frequentano il tennis, il basket, il baseball, la pallavolo e persino tanti sport minori che a Bologna sono praticati e seguiti da tante persone.

Ma il Bologna fa parte della città, è un virus che si prende alla nascita, probabilmente te lo iniettano in maternità, che magari è latente dentro di te per anni, ma che a un certo punto ti esplode dentro e ti fa amare questa squadra incondizionatamente.

Devo dire che ho avuto tutte le premesse per diventare un supertifoso, un padre abbonato per 40 anni sotto la torre di Maratona e che frequentava lo stesso bar che frequentavano i giocatori degli anni 60, quelli del mitico scudetto del ’64 che divennero suoi amici e che spesso venivano a casa nostra, ho frequentato da ragazzino un circolo tennis che di tennis aveva ben poco e che l’argomento di discussione principale dei soci era il Bologna, qui ho conosciuto la maggior parte degli amici che ancora frequento e molti di loro sono abbonati e non si perdono una partita, ma il calcio come sport non riesce ad avere la mia preferenza e se non gioca il Bologna difficilmente riesco a seguirlo.

Inoltre non frequento lo stadio, le mie presenze si limitano a una o due partite a campionato, il più per stare in balotta con gli amici che per vera passione; però non disdegno di vedermi la partita alla TV quando ne ho l’occasione.

Dicevo che ormai amo il Bologna incondizionatamente, fa parte della mia bolognesità e dell’affetto che provo per la mia città, portare il berrettino di lana rossoblu in inverno e la felpa in primavera mi fa sentire orgoglioso. Non voglio dirti quante pene abbiamo passato come tifosi, certamente altri te lo avranno detto, ma al bolognese non piace essere preso in giro più di tanto, guarda che a noi non interessano i grandi traguardi, scudetto, vittoria in champions league, sono traguardi che ormai abbiamo rimosso dalle nostre speranze, anche se, intendiamoci, non ci dispiacerebbe avvenissero, a noi è sufficiente dimostrare al mondo la nostra dignità, dimostrare al mondo che siamo persone serie che lavorano con professionalità, che aspirano ad avere una squadra di calcio che rappresenti degnamente la città, rispettando sempre gli avversari, ma che incuta un po’ di timore il doverci affrontare. Non vogliamo promesse di grandi traguardi, ma solo la possibilità di toglierci qualche soddisfazione, che non è solo battere le squadre meno accreditate, ma, qualche volta, poter “cacciare la paga” a qualche squadra più blasonata, solo per poter dire al mondo: “GUARDATE BENE CHE IL BOLOGNA ESISTE E PUO’ FARVI PAURA”.

Caro Joey, noi ti abbiamo accolto nello spirito della nostra tradizione di ospitalità, ti prego di rispettare il nostro essere Bolognesi e, se è nelle tue possibilità, di evitare a Bologna e al Bologna il mancato rispetto da parte del mondo dello sport, noi che abbiamo raggiunto eccellenze assolute e siamo i primi nel mondo in tanti campi, dall’università, ai motori, alle macchine speciali da imballaggio, all’enogastronomia, auspichiamo di non diventare gli ultimi nello sport e nel calcio, anche perchè spesso ci siamo andati vicino e certe figuracce a noi vanno proprio di traverso

Concludo questa mia con una preghiera: grazie Joey per ciò che stai facendo per me e per tutti i tifosi del Bologna, sono anche convinto della tua buona fede nei confronti della città che in diverse occasioni ti ha dimostrato la sua fiducia, per cui ti chiedo di vigilare attentamente che il Bologna non diventi terra di conquista di qualche avventuriero, che sfrutti la società per proprio tornaconto e non stia al servizio della squadra, questo ad ogni livello, a partire dai tuoi diretti interlocutori a finire dall’ultimo dei magazzinieri di Casteldebole, il ripetersi di certe brutte figure potrebbe minare questa fiducia, in me, che però conto poco e in tutti i bolognesi che invece contano parecchio.

Con rispetto e affetto.

Il Rufus

(Massimo Roppa)