Il Punto di Anto
UNO DI NOI
Partiamo dagli auguri di un 2023 pieno di ogni cosa che vi possa rendere felici! E poi che dire, ci ho pensato per due giorni, ma la sconfitta di Roma mi si ripropone come la peperonata, mi sa che dovrò prendere un “Gaviscon”, come ha fatto una signora davanti a noi fra i due atti dello spettacolo teatrale di Malandrino e Veronica…. Quando gioca il Bologna, spesso abbiamo arbitri esordienti o semiesordienti che davanti a 70.000 spettatori, come a Roma, un po’ di pressione la possono sentire, è umano, ma anche basta!!! Dopo un primo tempo da partita amatoriale da ambo le parti, il Bologna ha preso coraggio e direi anche il pallino del gioco, se è vero che abbiamo avuto quasi il 70% del possesso palla e che la Roma è praticamente sparita dal campo. Purtroppo, come ha sottolineato anche il nostro mister in conferenza stampa, in questo tipo di partite la differenza la fanno gli episodi e se negli episodi trovi l’arbitrucolo di turno che fischia un mezzo contatto in area al cascatore di professione ( Dybala) e non ti fischia un ¾ di rigore ad un tuo correttissimo giocatore come lo scozzese Ferguson, la partita finisce con quell’ uno a zero scritto al 4° minuto del primo tempo. Che poi noi ci abbiamo messo del nostro è fuori discussione visto che non abbiamo saputo concretizzare una buona supremazia fino alla trequarti, ma che si scioglieva con l’ultimo passaggio ( vero Dominguez?) spesso sbagliato e se ci metti che negli ultimi due minuti la Roma abbia salvato sulla riga per 2 volte un gol già fatto, la frittata è completa. Come diciamo dalle nostre parti: “ti trest e sfighe”! Questa anomalia di 2 mesi invernali senza campionato sono stati eterni, ma ci hanno consegnato dalle cronache scandali e decessi illustri legati al mondo del calcio che hanno riempito le pagine dei giornali. Il Qatargate ha scoperchiato un vaso di Pandora che ha portato alla luce quello che tutti sapevano, la Fifa è una banda di “faccendieri” ( sto scarso) e non da meno i vertici della seconda squadra di Torino ( mi fa schifo solo nominarla) che dalle intercettazioni telefoniche si evince come si beassero della loro impunità e come si sentissero in questo delirio di onnipotenza. In galera!!! E veniamo alle cose più tristi, la morte del grande Pelè e di Sinisa Mihajlovic. Da bambini O Rey ci ha fatto sognare col suo calcio “bailado” e ci ha fatto innamorare di questo sport col suo modo di giocare e col suo comportamento fuori dal campo, un esempio un campione e soprattutto un grande Uomo! Infine la scomparsa a noi più vicina, di quel serbo burbero, ma anche un po’ guascone, spesso divisivo e a volte volutamente divisivo, ma che alla fine ha unito tutti in un solo coro in un unico striscione: CIAO SINISA PER SEMPRE UNO DI NOI !