Ultime news

Il Punto di Anto

FOREVER ULTRAS

 

Dopo tante partite dove avevamo preso tanti complimenti e pochissimi punti, finalmente oggi abbiamo portato a casa tre punti fondamentali pur non giocando una delle nostre migliori partite dell’era Mihajlovic. Questa prima fase di campionato sta evidenziando un equilibrio nella parte bassa della classifica dove le squadre provinciali stanno facendo risultati importanti, tanto che in questa giornata per esempio, Lecce, Parma e Spal hanno pareggiato con Juventus, Inter e Napoli e questo sta determinando una anomalia, perché negli ultimi anni almeno un paio di squadre erano talmente più deboli che si delineava la loro precaria situazione fin dalle prime giornate. La vittoria di oggi ci riporta in una zona di tranquillità e non dà modo ai soliti giornalisti figli dell’1 a 0 di accendere la miccia della polemica gratuita, dove persino la situazione del nostro tecnico può diventare motivo di orgoglio o una situazione complicata a seconda del risultato. Però oggi proprio perché abbiamo vinto, una tiratina di orecchi alla guida tecnica mi sento di doverla fare. Alla lettura della nostra formazione, vedere il duo di centrocampo Poli e Dzemaili mi aveva subito acceso il dubbio della tenuta fisica e infatti nel secondo tempo, dopo il nostro vantaggio, la Samp ci ha dominato in mezzo al campo arrivando al pareggio: erano infatti due cambi obbligati già in partenza, dunque un errore che avremmo potuto pagare anche a maggior prezzo. Oggi però chiederei la “standing ovation” per il solito ragazzino di 37 anni che ha fatto una partita clamorosa correndo 9,96 km, giocando 46 palloni e finalizzando 26 passaggi, ma i numeri non possono spiegare l’ incidenza che ha Palacio in questa squadra e soprattutto il fantastico gol che è arrivato dopo 11 passaggi consecutivi tutti di prima e tutto in velocità col suo tiro in corsa da fuori area ad incrociare per il tripudio di uno stadio che lo osanna e che non vuole nemmeno pensare che questo fantastico atleta possa un giorno appendere le scarpe al chiodo. A proposito del pubblico, oggi coreografia bellissima per festeggiare i 45 anni dei “ Forever Ultras ” che mi hanno riportato coi ricordi in curva, dove tanti anni fa, bambino, cantavo insieme a loro e ai vari “Averman”, “Jella”, “Barabba” e soprattutto il “Bimbo” che era il leader indiscusso e che si può considerare il vero fondatore degli Ultras, di sicuro non erano degli stinchi di santo e oggi non ci sono più, ma che in nome del Bologna si sarebbero immolati su qualsiasi altare. Il mio pensiero va anche a loro. Forever Ultras.