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Il Punto di Anto

DI PADRE IN FIGLIO

 

Immaginatevi di avere ottenuto il vostro primo appuntamento con Belen Rodriguez e dopo una bellissima serata lei vi invitasse per continuarla a casa sua, ma sul più bello, la grande emozione, vi giocasse il più brutto degli scherzi possibile. Ebbene quella orrenda sensazione l’abbiamo provata oggi con la Juve. Dopo una ventina di minuti discreti, dove non avevamo sfigurato, uno stupido fallo di Destro in ripiego, ha permesso di tirare una punizione allo specialista Pianjc che , con la complicità di un sempre più incerto portiere del Bologna, ha di fatto spaccato la partita. Da quel momento in poi la differenza tecnica e fisica si è talmente accentuata che la sensazione di impotenza è stata devastante. Loro sempre primi sul pallone e sulle seconde palle in due, tre a raddoppiare, asfissianti su ogni portatore di palla rossoblù e noi con il solo Poli veramente stoico a buttare il cuore oltre l’ostacolo. Mirante sta diventando un problema, Masina lo è da un pezzo e Donadoni non lo possiamo definire un fine psicologo, visto la gestione dei suoi ragazzi. Donsah e Masina tolti nei primi tempi, Nagy e Kreicj da titolari l’anno scorso a desaparecidos quest’anno, Destro inserito a Roma all’89°, fino alla partita di oggi dove a Kreicj, dato per titolare per le forzate assenze di Palacio e Di Francesco,  è stato preferito prima il diciottenne Okwonkwo e poi Falletti per infine fargli giocare gli ultimi 15 minuti con la partita già sullo 0 a 3. Questa mattina sulla chat della Balotta, il nostro mitico Aure ha girato un bellissimo e quasi commovente messaggio che parlava della nostra storia e dei nostri valori rossoblù e un passaggio mi ha colpito in maniera particolare: l’orgoglio e il piacere di tifare per la squadra che era di vostro padre e che sarà dei vostri figli. Il pensiero è andato al mio bisnonno che comperò la tomba di famiglia ubicata in modo che una volta sepolto, potesse essere rivolto per sempre verso il “Littoriale” dove giocava il suo grande Bologna.