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Il Punto di Anto

CI FA O CI E’ ?

Ieri sera durante una piacevolissima serata passata con amici, parlando di una conoscenza in comune, ad un certo punto ci siamo soffermati a chiederci “ ma ci fa o ci è?” e tra una tagliatella e uno zucchetto ripieno, innaffiati da un ottimo lambrusco, abbiamo sorriso su quanto, a volte, il confine sia labile. Questa squadra che vince 3 partite consecutive e fa sognare (finalmente) i propri tifosi e poi ne perde altrettante nel giro di 6 giorni, è pronta per diventare un bellissimo cigno o rimarrà per sempre quel brutto anatroccolo che abbiamo visto per troppo tempo? Come già sottolineato in altri momenti, il mister ha trovato la quadratura del cerchio col reparto difensivo, diventando una delle difese meno perforate della serie A, ma di contro il nostro attacco è il peggiore in assoluto del campionato per tiri in porta. Certamente in queste 3 partite perse abbiamo comunque dimostrato di non mollare mai la presa e le sconfitte sono state tutte di misura, ma il problema evidente è il centrale offensivo. Il piccolo infortunio muscolare che ci ha privato di “ Don Rodrigo” ha sottolineato la mancanza del finalizzatore del nostro gioco offensivo, dove, l’ormai eterno problema di un Destro sempre più imprigionato nei suoi malumori ed un Petkovic ottimo gladiatore, ma poco goleador, lasciano ai soli Verdi e Di Francesco,esterni tutto estro il compito di concludere a rete, ma vuoi per le giornate a corrente alternata, vuoi per le richieste di copertura dell’allenatore, non sempre i ragazzi arrivano all’appuntamento con la giusta lucidità. Il tasto è dolente, ma se è vero che 3 indizi fanno una prova, allora è sicuro che a Bologna i giovani di belle speranze vanno verso il fallimento ed invece le stelle un po’ offuscate tornano a brillare di una nuova luce a volte più potente di prima. Abbiamo visto fallire un Bernacci che era entrato nel giro delle nazionali giovanili nel 2004 e a cui il Bologna offre un quinquennale, stessa cosa per Acquafresca che ci siamo sciroppati per 5 anni attaccato al suo faraonico contratto come una cozza allo scoglio ed ora a quel Mattia Destro che arrivato tra due ali di folla inneggianti il suo nome stiamo sempre aspettando che esploda, ma intanto ci sta appoggiato sulla schiena ( anche lui per 5 anni) a 5000 euro al giorno! Al contrario Beppe Signori, Marco Di Vaio e ora Rodrigo Palacio, in quelle notti buie che a volte fanno un po’ paura, con le loro giocate i loro gol, ma soprattutto con il loro esempio, ci hanno acceso e speriamo ci accenderanno, quella luce sfolgorante che solo i campioni veri sanno accendere illuminandoci la via.