Il Punto di Anto
ORGOGLIO ROSSOBLU’
Considerando che a Milano con l’Inter gli ultimi anni sembravano più risultati tennistici che di calcio e metteteci che dopo 13 minuti eravamo già sotto di 2 gol, sfido chiunque a non aver pensato che anche questa volta sarebbe finita con una goleada contro la corazzata nerazzurra. Nessuno aveva però fatto i conti con Thiago Motta ed i suoi indomiti ragazzi. Il tecnico italo-brasiliano da quando è arrivato ha lavorato molto sul cambio di mentalità, sia sui giocatori, ma anche a livello dirigenziale chiedendo sempre un qualcosa in più e sfiorando anche una clamorosa rottura in estate quando dopo un amichevole in Olanda, in conferenza stampa si lamentò ( secondo me oltre il lecito) pesantemente del mercato. Ebbene la squadra è stata completata con giocatori di assoluto valore e gli stessi si stanno dimostrando pronti a seguire il loro condottiero sulla strada che vuole intraprendere. Se non credi nelle idee del tuo allenatore e come dicevamo prima sotto 2 a 0 dopo pochi minuti, in una bolgia con 70.000 persone che ti tifano contro, non riesci sicuramente a rimanere tranquillo e a riprendere il risultato prima con un rigore di Orsolini ( al quarto gol in 2 partite) e poi con una perla di Zirkzee ad inizio secondo tempo. Questa volta l’arbitraggio non ci ha danneggiato anche se l’arbitro Guida (a 2 metri dall’episodio) non aveva fischiato il rigore per abbraccio e abbattimento di Ferguson da parte di Lautaro, almeno questa volta il famigerato Var lo ha richiamato e concesso il sacrosanto penalty. Abbiamo avuto un grandissimo atteggiamento, da grande squadra e con grande orgoglio ci siamo ripresi un risultato insperato, quell’orgoglio che ha gonfiato il petto dei 3000 tifosi rossoblù che erano ieri a Milano e quell’orgoglio che il nostro presidente Saputo aveva pronosticato all’inizio della sua avventura per tutti noi tifosi che amiamo questi colori! Il gol di Zirkzee è stato di una bellezza rara e fa il paio con quello di domenica scorsa di Orsolini, addomestica un lancio in verticale, mette a sedere 3 difensori con finta e dribbling e mette nell’angolo di piatto un pallone lento, ma preciso. Detta così sembra facile, ma è la forza incredibile di questo giocatore che fa sembrare semplici giocate incredibili, questa è la forza dei campioni! Vorrei dirvi anche della partita pazzesca di Ferguson, ma il mister non vuole che se ne parli per paura di perderlo in fretta, ma di Calafiori qualcosa bisogna dire. Arrivato accompagnato dalla battuta: “ Cambio…. Sale maker e Cala fiori”, il ragazzo romano è entrato in squadra per una serie di infortuni, ma secondo me toglierli la maglia da titolare sarà durissima. Lui che è un laterale, adattato a centrale per necessità, ieri ha difeso con mestiere, ha fatto anticipi di grande classe, si è proposto in avanti e ha illuminato con lanci millimetrici. A soli 22 anni con alle spalle un infortunio che lo ha tenuto fermo più di un anno e un anno in Svizzera a fare apprendistato, ho idea che questo sia stato uno dei tanti colpi da “maestro” del nostro DG Sartori. Ma Motta è senza difetti? Per me l’unica pecca è che nelle interviste (anche a TV nazionali) si ostini a chiamare i giocatori per nome e quindi bisogna sempre stare attenti per capire di chi stia parlando. Quando senti: “ bene Sam, John e Ken e ho tolto Din, Don, Dan….” Più che mister Motta sembra Fra Martino, ma le campane da adesso in poi le suoniamo noi!!!